Cascina Costa

La balia a Cascina Costa?


Voci del dialetto lombardo


Voci di Nino e Natalina Bonacina,di Sandro e Amalia Corti, e di Juska



In questa cascina, in località Bartesate del comune di Galbiate, sarebbe stato affidato ad una balia il piccolo Alessandro, giunto come un fagotto a Lecco. Egli apprese così un idioma materno che non fu quella lingua sciacquata in Arno, ma un dialetto lombardo. Il "fratello di latte" del grande scrittore sarebbe dunque un contadino. In quel tempo i nobili facevano allevare i bimbi dalle balie e dai servi, il che spiega come sia perdurata nel tempo in varie regioni d'Italia un rapporto privilegiato del mondo contadino nei confronti delle aristocrazie, a differenza del mondo urbano delle città.
In Fermo e Lucia i lombardismi sono presenti e nella seconda prefazione lo scrittore eleva a dignità di lingua il milanese, quando scrive:

E' ben certo che v'ha molte lingue particolari a diverse parti d'Italia, che in una sfera molto ristretta di idee certamente, ma hanno quell'universalità e quella purità. Io per me, ne conosco una, nella quale ardirei promettermi di parlare, negli argomenti ai quali essa arriva, tanto da stancare il più paziente uditore, senza proferire un barbarismo; e di avvertire immediatamente qualunque barbarismo che scappasse altrui: e questa lingua, senza vantarmi, è la milanese.