Addio. monti

Addio, monti...



L'intimidazione, la codardia, la cappelletta e la difesa degli oppressi

Perocche' un Clero reso servo e adulator vile de' principi, non e' piu' un mediatore fra questi ed il popolo che lo rigetta; e nascono allora de' tempi simili ai nostri, in cui tutto e' irreligione ed empieta'. Il potere ecclesiastico e' allora slogato; egli non ista' piu' in mezzo al potere legale de' Re, e al potere morale de' popoli; ma assorbito dal primo, non e' piu' che il primo medesimo, che da quell'ora rimane egli stesso mostruosamente snaturato, mostrante due facce, crudele l'una, e l'altra fraudolenta, e due forme, militare l'una, e l'altra clericale; e in quel tempo il mondo rigurgita quindi di bande militari, quindi di un numero eccedente d'inutili Sacerdoti: allora i re sono in cospeto ai popoli: vi sono o per riceverne la sentenza capitale, o ( che e' piu' funesto a dire ) per darla; (...) ciascuno de' due paventa e minaccia: prepara una battaglia campale, e in una battaglia tutto avventura.


A.Rosmini, Delle cinque piaghe della Santa Chiesa,scritta nel 1832, pubblicata nel 1848 e messa all'Indice nel 1849

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