Il Tempo e la sua espressione
Si osservi la figura in cui è disegnato il percorso del sole sulla sfera delle stelle fisse (eclittica), la cui direzione è indicata dal senso della freccia.
Esterno all'eclittica viene tracciata la sfera delle stelle fisse. Con E viene designato il punto vernale (equinozio di primavera) visto sulla sfera delle stelle fisse. Questo punto si sposta in senso contrario a quello del sole con un movimento lentissimo, di circa 50" ogni anno. Vengono pertanto distinti l'anno civile di 365 giorni, l'anno tropico (At) e l'anno sidereo (As). V'è un anno astronomicamente convenzionale, l'anno giuliano, così chiamato da Giulio Cesare, che l'ha introdotto con l'aiuto dell'astronomo greco Sosigene. Quest'anno è molto vicino all'anno tropico.
Come si vede dalla figura, l'anno sidereo è leggermente più lungo sia dell'anno giuliano sia dell'anno tropico, che dell'anno civile di 365 giorni.Per calcolare gli intervalli temporali, non già per misurarli, si può pertanto ricorrere a diverse relazione, la prima delle quali si basa sulla conoscenza della precessione o del moto di rivoluzione del polo celeste:
1) 1 A = 50"
oppure la sua equivalente espressione
72 anni = 1°,
che si ritrova anche in una quartina di Omar Khayyan, il grande matematico e letterato persiano del sec. XI-XII.
Con questa relazione un qualsiasi intervallo temporale espresso in anni può essere trasformato ed espresso in secondi, primi e gradi di spostamento retrogrado del punto equinoziale o di rivoluzione del polo celeste attorno al polo dell'eclittica. L'intervallo temporale di 15 anni sarà espresso con la misura
12' 30"
di spostamento retrogrado dei punti equinoziali o di rivoluzione del polo celeste attorno al polo dell'eclittica.
**********
E' necessaria una ulteriore relazione che esprima l'equivalenza dell'anno con il numero dei giorni
2) 1 A = 365,25 giorni
Poiché questa è una misura convenzionale è necessario conoscere la differenza tra la misura
dell'anno sidereo (As) e dell'anno tropico (At) nel seguente modo:
3) (As-At) = (As-Ag) + (Ag - At)
La relazione 3) esprime la differenza tra la misura dell'anno sidero e quella dell'anno tropico come somma di altre due differenze. Pertanto è possibile scrivere altre tre relazioni sulla cui base esprimere un intervallo temporale dato in anni:
1 A = (As - At) giorni
1 A = (As - Ag) giorni
1 A = (Ag - At) giorni
E' ovvio che non possiamo attenderci di trovare nei documenti delle culture antiche queste tre relazioni sotto la forma in cui le abbiamo espresse, essendo queste differenze molto piccole e non c'era ancora in uso il sistema decimale.
Dobbiamo formulare la domanda giusta e sapremo che cosa cercare.
Quanti anni debbono trascorrere affinché queste differenze risultino di giorni interi? Dato perciò un numero X di anni avremo che le differenze saranno di Y giorni.
Trascorsi X1 anni: x1(As-At) = Y1 giorni
Trascorsi X2 anni: x2(As-Ag) = Y2 giorni
Trascorsi X3 anni: x3(Ag-At) = Y3 giorni
Sotto quest'altra forma è possibile attenderci che nei modi e nei simboli propri della cultura arcaica si possano identificare queste tre relazioni.
********************
Mediante quali significanti è possibile riferirsi alla relazione
3) (As - At) = (As - Ag) + (Ag - At)
secondo la quale la differenza dell'anno sidereo dall'anno tropico viene espressa come la somma di due differenze?
Esiste un fenomeno naturale che generalmente ha associato un fenomeno visivo e un fenomeno acustico. Si tratta del fulmine che avviene generalmente con un lampo e poi con un tuono. Allora quando si parla del fulmine, del lampo e del tuono in rapporto a qualche divinità, noi non dobbiamo pensare come pensavano i positivisti dell'1800, cioè che gli antichi volevano spiegare il fenomeno naturale mediante l'immaginazione di qualche divinità, ma volevano significare qualcosa di molto importante nell'ambito del calcolo del tempo, attribuendo il fulmine, il lampo e il tuono come significanti delle tre differenze temporali a quella divinità la cui sede, il trono, si trovava simbolicamente al polo dell'eclittica, da cui governava con quelle armi il tempo.
© 2000 Proprietà letteraria riservata