Anassimandro
Simplicio Phys.24,13: Donde le cose hanno nascimento, ivi si dissolvono secondo necessità. Pagano infatti la pena e scontano, reciprocamente, la colpa commessa, secondo l'ordine del tempo. La grande Dea. Museo nazionale di Atene. Fine VIII sec. a.C. Il riquadro del vaso beotico è costituito da due fasce circolari orizzontali e da due archi verticali. E' un perfetto esempio di applicazione della disposizione simmetrica delle figure per introdurre nella spazialità segnica, la struttura temporale del racconto. Attorno alla figura centrale, con un viso staccato dal corpo, è rappresentata una figura femminile sulla cui gonna è disegnato un pesce. La dča con le due braccia distese, quasi a voler coprire una distanza , è caratterizzata da 10 trecce (= 10 rivoluzioni dei nodi lunari) che assieme all'intervallo di 10° 20', corrispondenti a 40 rivoluzioni dei nodi, forma un ciclo lunisolare di 50 rivoluzioni dei nodi, pari a 930 anni. Secondo alcuni, che seguono la tradizione esiodea, questa dea sarebbe Hekate, erede della grande dea tessalica pre-ellenica, mentre la grandezza di questo ciclo porta alla grande Nearia che generò al sole Iperione le due ninfe custodi dell'isola in cui pascolano sette mandrie di buoi e sette armenti con 50 capi ciascuno, dell'Odissea |