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Con l'immagine del Fiore sbocciato del primo capitello a destra, presente nella chiesa di San Secondo
di Cortazzone d'Asti, e con la profezia messianica di Isaia e con quanto vien detto nel
salmo si fa un esplicito riferimento a Cristo che nasce, al fiore sbocciato e quindi
al suo tempo.
Nel lato opposto a quello del Fiore si trova una nuda croce, che rimanda al tempo della Passione.
Tra il tempo della nascita e quello della morte si colloca il tempo di un evento
cui fa riferimento l'insolita e mostruosa figurazione di due pavoni contrapposti
con un'unica testa. Sul lato opposto non è figurato nulla .
Sarebbe un grave errore nella comunicazione o nella lettura se il significato dei due pavoni fosse riferito ad un evento il cui tempo fosse diverso da quello della vita di Gesù. L'evento che caratterizza la vita di Gesù, oltre quelli della nascita e della morte, si situa all'inizio della sua vita pubblica e può essere solo il battesimo, durante il quale si aprirono i cieli, come viene narrato nei Vangeli secondo lo stile di una visione apocalittica. Quell'evento fu un'eclisse solare totale, la cui linea di totalità attraversò la città di Damasco e interessò quella di Nicea nella Bitinia. Il cielo si oscurò e si videro le stelle, come afferma l'unica testimonianza riportata da molti autori cristiani. A questa eclisse del 24 novembre del 29 d.C. si riferiscono gli autori cristiani, sulla base di una testimonianza di Flegonte di Tralles. In questi riferimenti, da Origene a Tertulliano fino a Sincello, non v'è però il riferimento al battesimo di Gesù.