Schema per la lezione del 16/10/2002
Università Mohammed V Agdal di Rabat

ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA

RABAT

14-19 ottobre 2002

LA LINGUA DELLE ARTI

Prof. Giovanni Ferrero

Storia della scienza – Università di Genova

I codici di comunicazione della cultura arcaica

 

INFERNO, I, 82-86

O de li altri poeti onore e lume,

vagliami ‘l lungo studio e ‘l grande amore

che m’ha fatto cercar lo tuo volume.

Tu se’ lo mio maestro e ‘l mio autore,

tu se’ solo colui da cu’ tolsi

lo bello stilo che m’ha fatto onore.

PARADISO, XVIII, 82-86

O diva Pegasea che li ‘ngegni

Fai gloriosi e rendili longevi,

ed essi teco le cittadi e’ regni,

illustrami di te, sì ch’io rilevi

le lor figure com’io l’ho concette:

paia tua possa in questi versi brevi!

Per lo studio di Dante Alighieri in rapporto alla tradizione greco-latina

CONVIVIO, I, 13, 6-7

Ciascuna cosa studia naturalmente a la sua conservazione: onde, se lo volgare per sé studiare potesse, studierebbe a quella; e quella sarebbe, acconciare sé a più stabilitade, e più stabilitade non potrebbe avere che in legar sé con numero e con rime.7. E questo medesimo studio è stato mio, sì come tanto è palese che non dimanda testimonianza.

 

INFERNO, XXVI, 90-142

90 Quando

Mi diparti’ da Circe, che sottrasse

Me più di un anno là presso Gaeta,

prima che sì Enea la nomasse,

 né dolcezza di figlio, né la pieta

del vecchio padre, né ‘l debito amore

lo qual dovea Penelopè far lieta,

vincer potero dentro a me l’ardore

ch’i’ ebbi a divenir del mondo esperto

e de li vizi umani e del valore;

ma misi me per l’alto mare aperto

sol con un legno e con quella compagna

picciola da la qual non fui diserto.

L’un lito e l’altro vidi infin la Spagna,

fin nel Morrocco, e l’isola de’ Sardi,

e l’altre che quel mare intorno bagna.

Io e’ i compagni eravam vecchi e tardi

Quando venimmo a quella foce stretta

108 dov’Ercole segnò li suoi riguardi

acciò che l’uom più oltre non si metta;

da la man destra mi lasciai Sibilia,

111 da l’altra m’aveva lasciata Setta

O frati, dissi, che per cento milia

Perigli siete giunti a l’occidente,

a questa tanto picciola vigilia

de’ nostri sensi ch’è del rimanente

non vogliate negar l’esperienza,

di retro al sol, del mondo sanza gente.

Considerate la vostra semenza

Fatti non foste a viver come bruti,

120 ma per seguir virtute e conoscenza.

Li miei compagni fec’io sì aguti,

con questa orazion picciola, al cammino,

che a pena poscia li avrei ritenuti;

e volta nostra poppa nel mattino,

de’ remi facemmo ali al folle vole,

sempre acquistando dal lato mancino.

Tutte le stelle già de l’altro polo

Vedea la notte, e ‘l nostro tanto basso,

che non surgela fuor del marin suolo.

Cinque volte accesso e tante casso

Lo lume era di sotto da la luna,

132 poi che ‘ntrati eravam ne l’alto passo,

quando n’apparve una montagna, bruna

per la distanza, e parsemi alta tanto

quanto veduta  non avea alcuna.

Noi ci rallegrammo, e tosto tornò in pianto,

ché de la nova terra un turbo nacque

e percosse del legno il primo canto.

Tre volte il fé girar con tutte l’acque;

a la quarta levar la poppa in suso

e la prora ire in giù, com’altrui piacque,

142 infin che ‘l mar fu sovra noi rinchiuso.

 

Passaggio all’equatore

T2+ 22899m

Valore di Tuono

Per 22899 m =

1851.432308 an.

Moltiplico per 78  divido per 10000:

14;26,28,13,9 g.

26,2,7 v, stelle,

2*7 =14

26 = 26

26+2 = 28

26/2 = 13

2+7 = 9

Sbarco di Enea in Africa. Eneide I, 170, E qui Enea con sette navi soltanto.. si addentra.

1,2,50,7 :

2*7 = 14

50:2 = 25

25-2 = 23

-(23+14) = -37

T2 + 14;25,23,-37 giorni di Tuono =

T2 + 22870 mesi=

Dato T1 = T0 + 10909 ; T2 = T0 + 21780.5 ; T3 = T0 + 41075 mesi e 111-90 = 21; 120-111= 9 142-120 = 22  allora T1 + 9,22,21;21+9 = T0 + 12,24,10;30 mesi = Passaggio delle colonne d’Ercole

v.108 colonne d’Ercole 142-108 = 34 Naufragio a T0 + 12,24,44;30 mesi. Passaggio all’equatore cinque mesi prima. 4° 3’ 12” = 1,0,9;30. Tempo naufragio – [1,0,9;30] = 11,24,35 = 41075 mesi = T3

=  T0 + 44650.5 mesi = Pas-saggio colonne d’Ercole

 

 

Paradiso, XVIII,88-93

Mostrarsi dunque in cinque volte sette vocali e consonanti; e io notai

Le parti sì, come mi parver dette.

Diligite iustitiam, primai

Fur verbo e nome di tutto ‘l dipinto;

qui iudicatis terram, fur sezzai.

17    consonanti e 18 vocali

a Psc = 17° 18’ 35” = 15414.5 m

Per DT = 57883.5 m  a Psc = 0°

T = 57883.5 + 15414.5 = 73298 mesi

73298 = 20,21,38 ; 20,21,38 – (17,18,35 m) = 3,3,3 mesi = 888 anni solari

T0 + 3,3,3 + 17,18,35 mesi = 73298 m

Cfr. Battistero San Giovanni Firenze

Gematria del nome greco di Gesù = otto centinaia, otto decine, otto unità.

Il numero otto rimanda alla pianta ottagonale dei battisteri.

 

BATTISTERO OTTAGONALE SAN GIOVANNI  FIRENZE

 All'esterno un unico motivo contraddistingue i vari registri definiti dagli ordini: nel primo ordine tre grandi specchiature bianche contornate di verde; nel secondo tre (quattro sopra la porta del Paradiso) archetti pensili finti come si crede oppure, come possibile, una sequenza di mirhab contornati di verde o, (...); nel terzo, ancora grandi specchiature bianche contornate di verde con la variante, rispetto a quelle del primo ordine, di una leggera incassatura delle grandi lastre rispetto al contorno verde,(..).( G.ROCCHI COOPMANS DE YOLDI p.55).  Nel terzo ordine, l’attico, tre grandi specchiature, a loro volta tripartite su tutti i lati. La zebratura dei pilastri è un rivestimento con tarsie di marmo bianco e verde, opera di Arnolfo di Cambio che operò a Firenze nel 1288 per la pavimentazione della piazza attorno al Battistero e verso il 1293 per la sostituzione dei precedenti pilastri in pietra. La persistenza del motivo della zebratura dei pilastri, suddivisi su due  ordini, inducono a raccogliere secondo una tabella il numero degli spazi bianchi e quelli verdi dei pilastri angolari e vedere in quei numeri non la conseguenza casuale di un progetto semplicemente decorativo, ma quello intenzionale di un progetto comunicativo e informativo. I totali secondo le verticali (secondo i pilastri) e secondo le orizzontali (secondo i due ordini) forniscono i seguenti dati: 17 verdi 18 bianchi per i due pilastri del lato est; 16 verdi 18 bianchi, 18 verdi 18 bianchi. La prima sequenza è quella principale, essendo ripetuta sui due pilastri del lato est. Tenendo presente che le tre specchiature dell’attico sono a loro volta tripartite il tempo indicato dal lato est del battistero è

 

                                                                      T0 + 3,3,3 + 17,18,35 mesi

 

- [1,44,44 ] + = 18,36,54 m

Porta sud con due rettangoli di 22 elementi ai due lati della  porta

22,22,0 = 10*(2,14,12) =  10 cicli di Apollo T0 + 18,36,54 + 2,14,12 = 11,06,1283 ; 18 anni di Dante!

Dante nacque 11 giugno 1265 e per Par.XXII,106-123 ore 11

 

- [2,10,10] mesi = 16,26, 44 m

Porta nord: 10 rombi attorno alla porta e due grandi specchiature

2,-6,-44+8 = 6444 m ciclo Fenice

Fenice in Inf.24,107: 107*60+24 = 6444 = 521 anni. v 521= Inf. 4,107:nobile castello/ sette volte cerchiato d’alte mura: 521/72 = 7°14’10”

T0 +  16,26, 44 m = ultimo plenilunio  avanti èra cristiana =  29/12/1 a.C. ore 17

+[2,10,10] mesi  = 632,6,8

658 anni dopo = 1290,6,8 = Data di morte di Beatrice

 

O gloriose stelle, o lume pregno

Di gran virtù, dal quale io riconosco

Tutto, qual che si sia, il mio ingegno

Con voi nasceva e s’ascondeva vosco

Quelli ch’è padre d’ogne mortal vita quand’io senti’ di prima l’aere tosco

E poi, quando mi fu grazia largita/ d’entrar ne l’alta rota che vi gira/ la vostra region mi fu sortita.v.120

Naufragio di Ulisse: venerdì 2/02/1174 a.C. Guerra di Troia: sabato 19/07/1184 a.C. Confronta  Cronologia di Eratostene: guerra di Troia 1193-1184 a.C.

 

Lezione Università Mohammed V Agdal di Rabat 16/10/2002