SCIENZA ARABA

THABIT IBN QURRA, 221/836-288/901


La misura della precessione

La critica a Tolomeo

dalla traduzione di Régis Morelon di Sull'anno solare di Thabit Ibn Qurra, Oeuvres astronomiques pag.30,8-17:

"Dato ciò che abbiamo detto, è necessario che il movimento della sfera delle stelle fisse sia connesso a quello dell'orbita del sole, quanto alla leggera differenza che interviene tra il risultato che abbiamo trovato per lo spostamento dell'apogeo del sole, nel tempo che va dall'osservazione degli antichi alla nostra osservazione, essa deriva da un errore di osservazione. La prova di ciò risiede nel fatto che quando Tolomeo ha fatto la sintesi dei suoi risultati, ha menzionato che il movimento della sfera delle stelle fisse era di 1 grado per secolo,mentre noi abbiamo trovato che il movimento della sfera delle stelle fisse è di un grado e mezzo per secolo circa.".

Questo passo è fondamentale perchè mostra come ben presto a Bagdad si mise a controllo i dati e i modelli di Tolomeo, mentre in Occidente si continuava a seguire l'astronomo greco, come Dante espressamente ancora riferisce nella Vita Nova e nel Convivio,citando il compendio di Astronomia tolemaica di Al-Fargani, un astronomo della generazione precedente a Thabit Ibn Qurra. Per essere precisi la costante annuale di precessione trovata da Thabit è di 0;0,49,39, molto vicina alla misura di 50" per anno della tradizione sapienziale dell'antichità.

In rapporto a questa tradizione è forse da intendersi quanto Fuat Sezgin riporta su Masa Allah b. Atari, un giudeo, astrologo alla corte del Califfo al-Mansur: Wie al-Ma'udi (Tanbih, 222) uns berichet, betrachetete Masa Allah die Paezession als Mittel, mit dem Gott die Himmelsphare im Gleichgewicht halt", Come al-Ma'udi (Tanbih, 222) ci riferisce, Masa Allah considera la precessione come centro, con il quale Dio conserva in equilibrio la sfera celeste (Geschichte des Arabischen Scrifttums, Band VI, Astronomie, Leiden E.J. Brill, 1978, pag. 128). Per questo punto confronta sia la struttura della cosmologia arcaica greca sia quella cristiana, per le quali il polo dell'eclittica è considerato simbolicamente il trono rispettivamente di Zeus o di Dio, centro attorno a cui ruota il polo celeste, tracciando il cosiddetto cerchio della precessione.

Thabit Ibn Qurra



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