Da Giancarlo Gianazza al prof. Giovanni Ferrero

 
La data di nascita di Dante Alighieri
 

 

O gloriose stelle, o lume pregno

di gran virtù, dal quale io riconosco

tutto, qual che si sia, il mio ingegno,

con voi nasceva e s'ascondeva vosco

quelli ch'è padre d'ogni mortal vita,

quand'io sentì di prima l'aer tosco;..

 

       Par. XXII, 112-117

 

Da "Vita di Dante" di Giorgio Petrocchi cap.II :
 

"...Da un complesso e minuzioso esame delle testimonianze interne ed esterne, possiamo affermare con quasi assoluta certezza che Dante nacque in Firenze in un giorno tra il 14 maggio e il 13 giugno dell'anno 1265 (più probabilmente verso la fine del maggio), nella casa degli Alighieri nel popolo di S. Martino del Vescovo, di fronte alla Torre della Castagna, casa che era stata di Geri Del Bello, più tardi di Alighiero. Gli elementi sono molti e molto solidi, e si basano su un'attenta rilettura di numerosi passi danteschi relativi alla data dell'immaginario viaggio nell'oltretomba, la primavera o la Settimana santa del 1300, e alla certezza che alla data del viaggio escatologico Dante era sui trentacinque anni, Guido Cavalcanti (morto nell'agosto 1300) era ancora in vita, non erano trascorsi tre mesi dalla data di lucrazione del Giubileo di Bonifacio VIII.

Se siamo sicuri dell'anno e del periodo, la costellazione dei gemelli (O glorïose stelle,.. ), non del giorno, possiamo invece esser certi della data del battesimo: 26 marzo 1266, il giorno del Sabato santo in cui, secondo l'antica consuetudine ancora per molti anni in atto a Firenze, in una pubblica cerimonia che comportava grande concorso di folla tutti i fanciulli nati nell'ultimo anno venivano recati al fonte battesimale,..."

 
Il giorno di nascita
 
 
In realtà Dante con questi versi ci comunica la data esatta della sua nascita e non solo il fatto che questa sia avvenuta nel segno astrologico dei Gemelli,
le "gloriose stelle" del verso 112, ed "il segno che segue il Tauro" dei versi 110 - 111.
 
Per determinare il giorno preciso bisogna individuare per prima cosa quale sia il "lume pregno di gran virtù".
Interpreto l'espressione riferita ad un pianeta che in quel giorno era nel segno astrologico dei Gemelli.
Il Sole sorgeva e tramontava con questo pianeta ed entrambi nel / con il segno dei Gemelli.
 
E' lecito supporre che anche ai tempi di Dante si pensasse riguardo a Sole, Giove e Venere in modo simile a quanto riportato da Marsilio Ficino.
Nel terzo libro sulla Vita Marsilio Ficino precisò che i "pianeti" considerati benefici, le tre Grazie, sono Sole, Giove e Venere. 
Gli influssi del pianeta Giove erano considerati dagli astrologi di grande aiuto negli studi filosofico-religiosi e nella ricerca della verità.
" Giove...", scrisse il Ficino, "...è la Grazia intermedia ed è misurata a noi in massimo grado ".
 
Nel periodo in cui il Sole è in Gemelli nell'anno 1265, Venere si sposta tra Cancro e Leone mentre Giove entra in Gemelli il giorno 7 giugno.
Dalla posizione effettiva dei pianeti ricaviamo quindi conferma a quanto suggerito dagli scritti di Marsilio Ficino.
Giove è il "lume pregno di gran virtù".
 

 

O gloriose stelle ( Gemelli ), o lume pregno

di gran virtù ( Giove ), dal quale io riconosco

tutto, qual che si sia, il mio ingegno,

con voi nasceva e s'ascondeva vosco

quelli ch'è padre d'ogni mortal vita ( Sole ),

quand'io sentì di prima l'aer tosco;..

 

Identificando Giove come il "lume pregno di gran virtù" siamo riusciti a limitiare la nostra ricerca al periodo compreso tra il giorno 7 ed il giorno 13 di Giugno 1265.
Il giorno 14 Giugno, il Sole nasceva ancora in Gemelli ma tramontava in Cancro e quindi non è da considerare. 
 
Per completare la ricerca dobbiamo ora ricorrere alla cosmologia arcaica, un completo calcolo del tempo che fa a meno del calendario utilizzando ad esempio i cicli lunari e la longitudine del Sole.
 
Dante già in altre occasioni ha utilizzato i numeri dei versi per comunicare informazioni di natura astronomica, come ha ben documentato con il suo prezioso lavoro  sulla cosmologia arcaica il prof. Giovanni Ferrero (Storia della scienza e delle tecniche alla Università di Genova).
 
Nel nostro caso il verso 112 del XXII canto del Paradiso, e solo questo tra quelli sopra riportati, ci permette di individuare la posizione del Sole in un grado dello zodiaco che non solo appartiene al segno dei Gemelli ma che individua anche un giorno appartenente al periodo che stiamo esaminando, dal 7 al 13 giugno.
In quel periodo del 1265 il Sole, percorrendo un grado al giorno, passa dall' ottataquattresimo al novantesimo grado dello zodiaco.
Sottraendo al numero del verso il numero del canto, otteniamo:
 
112 - 22 = 90  
 
Il novantesimo grado dello zodiaco è l'ultimo del segno astrologico dei Gemelli, quello che va dal grado 29 al 30 del segno.
  • Ariete dal primo grado dello zodiaco al trentesimo
  • Toro dal trentunesimo grado al sessantesimo
  • Gemelli dal sessantunesimo grado al novantesimo......
 
Nell' anno 1265 il Sole entra in questo grado alle ore dieci del mattino del giorno 13 Giugno per uscirne alle ore dieci del giorno successivo. 
 
Dante è quindi nato tra le ore dieci del mattino e la mezzanotte del 13 Giugno 1265.
 
 
 
Conferme
 
 
Con la stessa metodologia ( il numero del canto viene sottratto al numero del verso ), Dante ci comunica anche quanti mesi lunari, da plenilunio a plenilunio, sono trascorsi da quella che considera la data simbolica del Natale di Cristo alla sua data di nascita.
 
Grazie ad un programma di calcolo predisposto dal prof. Giovanni Ferrero, è facile constatare che il verso 112 del XXII canto del Paradiso è anche il verso numero 12599 dell'intera Commedia ed il verso numero 3124 del Paradiso.
Sottraendo al "numero del verso" il numero del canto, otteniamo:
 
( 12599 + 3124 ) - 22 = 15701 mesi lunari
 
 
Dante ricorre alla somma dei due numeri 12599 e 3124 per la semplice ragione che il numero totale dei versi della Divina Commedia è pari a 14233, inferiore quindi al numero 15723 necessario per riportare, sottraendo il numero 22 del canto, a 15701 mesi lunari.
 
15701 mesi lunari trascorsi dalla data simbolica del Natale di Cristo ci portano al plenilunio del 31 Maggio 1265 ed individuano il periodo successivo, quello che va dal 31 maggio al plenilunio del 29 giugno 1265. 
 
Tutto sembra combaciare e la logica è la stessa che ci ha permesso di individuare il giorno esatto: il numero del canto viene sottratto al numero del verso.
Sempre che non si voglia credere ad una improbabile coincidenza...questa metodologia in Dante sembra confermata ancora una volta.
Per altri esempi rimando sempre all'ampia casistica documentata dal prof. Giovanni Ferrero.
    
 
 
Luna e Sole, due lancette di un orologio cosmico
 
 
Il procedimento utilizzato da Dante è più semplice di quanto forse può apparire ad una prima lettura. 
Fissato un tempo inziale di riferimento, il numero dei cicli lunari trascorsi individua l'anno ed il periodo di 29 giorni del successivo ciclo lunare da penilunio a plenilunio.
La posizione del Sole espressa in gradi, visto che il passo del Sole è di circa un grado al giorno, individua il giorno all'interno di questo periodo.
Sole e Giove che sorgono e tramontano in Gemelli sono una conferma della corretta lettura astronomica ed un indizio che conduce ad essa.
 
 
 
Conclusione
 
 
Dante con il solo verso 112 del XXII canto del Paradiso ed i numeri che lo identificano nell'ambito della terza cantica ( 3124 ) e nell'ambito dell' intera Divina Commedia ( 12599 ) è riuscito a darci tutte le informazioni necessarie per individuare l'anno, il mese lunare ed il giorno della sua nascita.
 
 
 
Posizione dei pianeti il giorno 13 Giugno 1265 
 
 
  • Sole 29.03 gradi in Gemelli
  • Luna 5,51 gradi in Gemelli 
  • Mercurio 07.42 gradi in Gemelli
  • Venere 07.44 gradi in Leone
  • Marte 10.23 gradi in Leone
  • Giove 01.26 gradi in Gemelli
  • Saturno 05.11 gradi in Gemelli