All'inizio degli anni
'90, sollecitato da un progetto del prof. Vallega (Preside dell'allora Facoltà
di Magistero dell'Università di Genova) il prof. Ferrero si dedicò
all' organizzazione dell'Aula di Informatica che fu un vero successo ed
una operazione pionieristica per le facoltà umanistiche dell' Ateneo
genovese.
Nel fare ciò, Giovanni Ferrero mise a frutto l'esperienza nell'ambito
informatico che già da alcuni anni aveva maturato per le necessità
dei propri studi.
Infatti il "dover mettere insieme per tali ricerche testi greci
e non, immagini ed espressioni matematiche rendeva quasi impossibile la
loro pubblicazione per gli altissimi costi della composizione tipografica".
Così egli si accostò "al mondo dell'informatica e
di quei computer che allora permettevano l'inserimento di immagini, la scrittura
di testi greci polifonici", cosicché fosse possibile agli
studiosi comprendere il senso profondo delle "rappresentazioni figurali
composte secondo un codice derivante dalla struttura semplicemente tecnica
della cosmologia arcaica"*).
Il prof. Ferrero fu responsabile dell'Aula di Informatica, che dal niente
aveva costruito, per dieci anni; cioè fino al 2000, quando il preside
di facoltà, interessato più alla gestione politica del potere
accademico che alle necessità culturali della ricerca, lo estromise
dal suo incarico, che venne affidato ad un tecnico.
Negli anni in cui ne ebbe la direzione, il prof. Ferrero svolse vari corsi
di perfezionamento relativi alle metodologie multimediali per la formazione
a distanza, nonché aggiornamenti per la sua facoltà sulla
trasformazione della ricerca accademica nelle Università estere e
italiane a seguito dell'applicazione dell'informatica agli studi.
Nicoletta Lavaselli
*) G. Ferrero, Discorso di congedo,
Genova, 9 ottobre 2005