Tuttavia la circostanza rilevata non fa ancora comprendere perché nel mito della nascita di Venere essa sorga dal mare nuda e giunga sospinta da Zefiro all'isola di Cipro, dove le Ore la adornano e la vestono per il consesso degli dèi. Che Venere sia nuda significa che il pianeta si trova all'equinozio, al punto vernale con L° = 0°, mentre nella notte tra il venerdì e sabato, il sole si trovò al punto vernale e Mercurio,Venere e Luna a 17°,18°,19°. Chi aveva fatto i calcoli conosceva anche l'Inno omerico Ad Afrodite e trovò che a 17 giorni dal plenilunio precedente la primavera e a 5,8 mesi lunari dal tempo d'origine della cultura arcaica greca Venere nuda era contemporaneamente all'equatore (mare) e sull'eclittica, cioè al punto vernale. Nella traduzione di Filippo Càssola l'Inno VI Ad Afrodite recita:
1 La dea augusta dalla corona d'oro io canterò, la bella Afrodite
2 che ha in suo dominio le mura di tutta Cipro
3 circondata dal mare, dove la forza di Zefiro che umido soffia
4 la portò sull'onda del mare risonante
5 tra la soffice spuma; e le Ore dall'aureo diadema
6 l'accolsero lietanmente; la vestirono con vesti divine,
7 sul capo immortale posero una ben lavorata corona,
8 bella, d'oro, ed ai lobi traforati
9 fiori di oricalco e di oro prezioso;
10 intorno al delicato collo e al petto fulgente
11 l'adornarono coi monili d'oro di cui anch'esse,
12 le Ore dall'aureo diadema, si adornano quando vanno
13 all'amabile danza degli dei, e alla dimora del padre.
14 E quando le ebbero fatto indossare tutti gli ornamenti
15 la condussero agli immortali: al vederla, essi le davano il benvenuto
16 e la salutavano levando le mani; e ognuno desiderava
17 che fosse sua legittima sposa, e di condurla alla propria casa,
18 e ammiravano l'aspetto di Citerea coronata di viole.
19 Salve, o dea dagli occhi neri, dal dolce sorriso; concedimi
20 di ottenere la vittoria in questo agone, e detta il mio canto:
21 ed io mi ricorderò di te, e di un altro ancora.
Le infomazioni che il nostro ipotetico lettore cercava erano di tipo numerico e solo
la ricerca del sistema delle occorrenze permette di comunicare tali grandezze.
I termini chiave sono l'aggettivo oro, che ricorre quattro volte ai versi 1,8,9,11 il nome proprio di Zefiro al verso 3 e le Ore ai versi 5,12, occorrenze controllate sul testo greco. La funzione di Zefiro è decisiva perché è esso che porta la dea dal mare alla terra dove le Ore l'accolgono. La somma dei numeri dei versi in cui occorre l'aggettivo oro
è 29 e partendo dall'ultima occorrenza al verso 11 avremo che al tempo:
Primavera | Il secreto dell'arcangelo | Battistero di San Giovanni |